In Factory

Location
Milano
Progetto
Diego Grandi

Gli appuntamenti di Lea Ceramiche per il Fuori Salone 2017 sono un invito ad addentrarsi nel percorso di ricerca, sperimentazione e innovazione che l’azienda di Fiorano Modenese ha intrapreso fin dalle sue origini. La spiccata vocazione creativa, sostenuta da una radicata capacità industriale, trova la sua definizione nel progetto CREATIVITY IN PERFORMANCE che si sviluppa attraverso due allestimenti complementari: in via Durini 3, nello showroom aziendale, e in via Palermo 11. In entrambi, le grandi lastre di gres laminato, per pavimentazioni e rivestimenti, sono la materia duttile che racconta la versatilità dei suoi prodotti, delle idee da cui nascono e degli scenari che sono capaci di creare.

È proprio l’identità della materia, il punto di partenza di IN FACTORY. Material Landscape, la mostra in via Palermo 11 ideata da Diego Grandi, curata con Porzia Bergamasco, e realizzata in collaborazione con un’altra azienda, Zucchetti.Kos. Qui si inscena un ipotetico scambio di relazioni e affinità attraverso l’evocazione dei distinti processi produttivi in cui, le miscele di argilla e l’ottone – che caratterizzano le rispettive produzioni e innovazioni di Lea Ceramiche e Zucchetti.Kos – rivelano le loro potenzialità nell’incontro con la progettualità.

La scenografica installazione invita a riflettere su suggestioni e segni materici della decorazione degli ambienti attraverso le interpretazioni di alcuni designer e creativi coinvolti da Lea Ceramiche: il duo DWA-Frederik De Wachter e Alberto Artesani, Luciano Giorgi, Francesco Librizi e Philippe Nigro.

Nel suo insieme il progetto CREATIVITY IN PERFORMANCE sottolinea la capacità di sintetizzare, nelle qualità industriali, un immaginario artistico e sensoriale. Un’attitudine che è alla base delle collezioni e degli interventi installativi di Lea Ceramiche, lì dove cifra stilistica e cifra prestazionale coincidono da sempre.

Realizzazioni in evidenza
“A partire dal 2003 ho realizzato cinque collezioni per Lea Ceramiche, che hanno segnato alcuni momenti particolari all’interno di un percorso di interpretazione del materiale che nel tempo è stato costante.”